Ristrutturare una casa degli anni ’60

Gli edifici degli anni Sessanta erano costruiti in modo diverso da oggi. Grazie alle nuove tecnologie o più banalmente alle nuove tecniche di edilizia rivolte all’ecosostenibilità e con un occhio puntato ad abbassare i costi di mantenimento, le case oggi presentano caratteristiche tali da non richiedere interventi per lungo tempo. Senza contare le normative entrate in vigore e che spesso comportano un obbligo di legge.

Ma cosa fare con una casa di 50 anni fa? Per quanto possano esistere soluzioni rapide, è consigliabile procedere con interventi definitivi, più costosi ma efficienti nel tempo. Una casa molto vecchia infatti presenta problemi di efficienza, strutturali e di sicurezza.

Caldo e freddo: quando il calore si disperde

Nei condomini con appartamenti risalenti agli anni ’60, è una costante trovare il riscaldamento centralizzato: questo non consente un intervento diretto del condomino sulla regolazione dei termosifoni. L’efficienza del riscaldamento all’interno delle case più datate è quindi spesso un problema. Come venirne a capo? La soluzione definitiva è la coibentazione, ovvero l’isolamento della casa che richiede un intervento su pareti, finestre e relativi infissi, ma anche sui pavimenti e sul soffitto. E’ una sorta di involucro protettivo che evita la dispersione del calore. Il costo di questo investimento non è basso, ma viene ammortizzato nel tempo con il risparmio sulle bollette. 

D’estate il problema è l’opposto: in appartamenti degli anni ’60 nei mesi estivi il caldo può essere insopportabile. Anche in questo caso, l’isolamentoè l’unico intervento possibile, in grado di risolvere il problema, unito anche all’introduzione di condizionatori (se a pompa di calore tanto meglio, può generare calore in inverno).

Umidità moltiplicata e materiali tossici

Altro problema tipico di una casa costruita negli anni ’60 è l’umidità: in questi edifici non è raro trovare macchie sulle pareti e muffe, che non solo sono antiestetiche ma rappresentano un rischio enorme per la salute degli abitanti, soprattutto anziani e bambini. In questo caso la coibentazione e l’introduzione delle pompe di calore aiutano a risolvere un problema di eccessiva umidità. 

Problematica per la salute è anche la presenza di materiali rivestiti da vernici tossiche, dagli infissi in legno alle travi del tetto. In questo caso non basta rivestire le superfici in questione, bisogna eliminare completamente la copertura e procedere con nuove vernici (oggi molto utilizzate sono quelle ad acqua) e si tratta di interventi molto delicati, che solo i professionisti devono fare.

L’importante è ristrutturare bene

Ristrutturare una casa degli anni ’60 richiede interventi definitivi, non superficiali, costosi quindi ma che nel giro di poco tempo permettono un ammortizzamento della spesa grazie al risparmio sulle bollette. Migliora lo stile di vita, diminuiscono i rischi per la salute e non sarà più necessaria una manutenzione frequente. Ecco perchè la coibentazione è la soluzione per evitare dispersione di calore. Inoltre sarà necessario sostituire gli infissi aggiungere una o più pompe di calore e verificare la messa a norma dell’impianto elettrico.

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