Il colore è luce, per cui attenzione a quello che scegli

Il colore è luce. Cioè che noi vediamo come blu, rosso, giallo e cosi via non è altro che il complesso risultato dell’effetto della luce sul nostro sistema percettivo. La luce colpisce un oggetto, questa viene parzialmente assorbita a seconda del colore e quella non assorbita viene riflessa e trasmessa ai recettori cromatici all’interno dell’occhio umano. La conseguenza è che il colore si genera nell’occhio di ognuno di noi ed è impressione sensoriale, in quanto è il risultato di una elaborazione celebrale dello stimolo raccolto dalla retina dell’occhio.

L’influenza della luce sul colore

La relazione tra colore e luce non riguarda solo l’essenza stessa del colore, ma anche il modo in cui l’illuminazione esterna è in grado di valorizzarlo. Noi siamo in grado di percepire i colori al di là delle differenze di illuminazione. Una parete tinteggiata di giallo anche se illuminata con la luce solare di giorno o da quella artificiale di notte continuerà ad apparire gialla, sia pure con qualche sfumatura diversa. È la cosiddetta “costanza di colore”. In pratica quando la composizione della luce incidente varia, i meccanismi che stanno alla base della visione dei colori compensano queste variazioni, cosicché il colore degli oggetti sembra sempre lo stesso. Tuttavia alcuni colori, se applicati su pareti con scarse condizioni di luce, possono rendere ancora più scuro lo spazio e viceversa.

Colori caldi o freddi, (spesso) lo decide la luce.

Ogni colore può sembrare più caldo o più freddo a seconda del contesto in cui è inserito e provoca delle sensazioni diverse sull’osservatore. Alcune tinte (ad esempio il viola) sono intermedie e sembrano più calde o più fredde a seconda del contesto in cui sono collocate. Una parete tinteggiata di un colore neutro come il beige può apparire calda in una cucina piena di altri colori e oggetti in legno, mentre può sembrare più fredda in una camera da letto arredata in modo minima. Inoltre i colori caldi o freddi possono influire sulla prospettiva. Quelli caldi (come il rosso) danno l’impressione di venire incontro all’osservatore, quelli freddi (come il blu) sembrano allontanarsi.

Usare i colori per ottimizzare la luce

Se l’obbiettivo della tinteggiatura è quello di ottimizzare la luminosità dello spazio la cosa migliore è usare delle tonalità calde, come giallo, rosso, arancione, ma abbastanza chiare, evitando se possibile colori con base grigia per evitare un effetto cupo e spento. Può venire in aiuto anche la luce artificiale (sopratutto d’inverno, quando la luce naturale è molto meno). Le lampadine fluorescenti ad alta efficienza tendono ad emettere una luce fredda, a base verde, mentre quelle alogene e ad incandescenza tendono ad avere una luce calda. Il led invece emette una luce molta brillante e bianca.

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